Guido Boselli "divertissement" (2011) per sax baritono e cello
durata: 10 minuti | editore: Arspublica
Scrive l’Autore: divertissement è il primo brano scritto per questa formazione cameristica. Un brano sul quale il Duo si è fatto le ossa. Comincia con un inciso che suona sia come sberleffo, sia come motto dal quale scaturiscono riletture e variazioni che articolano la composizione. Nel brano riecheggiano spunti pseudo jazzistici che assumono via via significati differenti. Il pezzo si può sintetizzare in due grandi arcate: la prima vivace, la seconda meditativa in alcuni punti anche sospesa.
Marco Molteni: “in materne acque mature” (2012) per sax baritono e cello
durata: 4′, 40″ | editore: Arspublica
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
A Sandro amico da sempre, per sempre
Un’autentica meditazione nella quale il tempo viene quasi sospeso su sonorità appena percettibili. Il tutto impreziosito da due citazioni, all’inizio l’incipit della sarabanda dalla Suite in sol maggiore di Bach per violoncello e alla fine dalla coda di “These things called changes” di Bill Evans.
Luigi Manfrin: “Surfaces....always eluding” 8 Quadri (2012) per sax baritono e cello
durata integrale: 13′, 30″ | editore: Suvini e Zerboni
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: La composizione consiste in un insieme di piccoli 8 brani per violoncello e saxofono baritono parzialmente indipendenti, analoghi a delle miniature o a delle piccole superfici sonore, ognuna contraddistinta sotto il profilo dell’organizzazione timbrica e della forma temporale. All’interno di questi brani vi sono delle ricorrenze che suggeriscono all’ascolto, in modo frammentario e indiretto, richiami interni, echi e corrispondenze. Tuttavia, se si può parlare di un motivo ricorrente e comune agli 8 brani, esso è circoscrivibile al tema dell’assenza, del ritiro e della sottrazione della superficie messa di volta in volta in campo. Impiegando una similitudine schermatica si possono paragonare alcuni degli 8 brani a delle inquadrature inizialmente chiare, fisse e circoscritte, ma che progressivamente involvono distorcendosi fino a divenire opache, silenziose e impenetrabili; altri brani invece appaiono appena, svanendo in modo repentino con un’evoluzione interna appena tracciata. La ricerca timbrica strumentale esplora la combinazione di più tecniche esecutive sovrapposte creando sonorità e soluzioni foniche diversissime e originalissime.
Giancarlo Facchinetti: “Rossiniana e oltre...” (2012) per sax baritono e cello
durata: 8′, 50″
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Un percorso musicale divertente costruito con grande raffinatezza su celeberrimi temi rossiniani e propri incastonati magistralmente.
Riccardo Vaglini: “a modest proposal for an un-aussie nationalhymn” (2012) per sax baritono e cello
durata: 6′ c.a. | editore: Arspublica
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Il brano, dedicato all’artista australiano Tom Nicholson e al suo lavoro che carica di nuovo senso etico il monumento come “ammonimento”, si caratterizza come anti-inno anti-nazionale per la nazione australiana e, in traslato, per tutte le rimanenti. Dunque, nel rimando del titolo alla utopica “modesta proposta” swiftiana, si rovescia la magniloquenza dello Stockhausen degli Hymne in un canto incerto, dubbioso, doloroso.
Gabrio Taglietti: “tre tristi tigri” (2012) per sax baritono e cello
durata: 8 minuti
Scrive l’Autore: Come il gioco di parole del titolo, anche questi tre pezzi si basano su curiose assonanze e buffi ossimori. E dunque immaginiamoci tre teatrini in cui i due personaggi inscenano tragicomiche pantomime, partendo da una figura sonora che a poco a poco si anima e racconta una storia: la prima bizzarra e capricciosa, la seconda misteriosa e a suo modo drammatica, la terza focosa e delirante.
G. Gershwin-G. Boselli: “Songs from Porgy and Bess” (2013) per sax baritono e cello
durata: 11 minuti
Un percorso tra le più belle canzoni dell’opera con un uso discreto dell’improvvisazione. Le canzoni sono: “Summertime”, “I got plenty o’nuttin”, “Oh Lawd I’m on my way”.
Matteo Pallavera: “Faux Amis” (2014) per sax baritono e cello
durata: 5′, 40″
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Così come nei faux amis i prestiti da una lingua all’altra portano le parole ad assumere significati diversi in questo brano l’interazione tra la partitura e gli esecutori permette alla musica di assumere sembianze sempre diverse. Le informazioni presenti sulla partitura saranno sempre più soggette alla discrezionalità degli esecutori che svilupperanno nel corso dell’esecuzione il materiale fornito fino a diventare loro, in un certo senso, materiale della composizione e compositori al tempo stesso.
Carlo Ballarini: “Fluido” (2014) per sax baritono e cello
durata: 4′, 10″
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Brano godibile e originale imperniato su un fluido sonoro affidato al sax baritono al quale si unisce il violoncello dando vita a un percorso musicale che sottolinea, commenta, aggredisce oppure imita l’incessante moto perpetuo del sax.
Davide Anzaghi: “bicinium” (2014/24) per sax baritono e cello
durata: 5 minuti
Bicinium è un breve brano che riflette pienamente il significato del titolo, ovvero, una composizione strumentale barocca a carattere didattico a due sole voci. Il percorso compositivo, più artistico che didattico, rende i due strumenti complementari alternando sovrapposizioni, sottolineature e imitazioni in un linguaggio attuale caro al compositore.
Guido Boselli: “arie circensi” (2014) per sax baritono e cello
durata: I 4′, 10″ – II 4′, 26″ – III 2′, 45″ – IV 4′, 33″ | editore: Arspublica
Scrive l’Autore: Quattro pezzi ispirati al mondo circense:
- I “funambolico” una rievocazione sonora di un immaginario numero di funamboli nel quale il sax funge da fune sonora e il violoncello da funambolo.
- II “adagio e sordine” brano meditativo che rivisita alcuni tratti del precedente “funambolico” con l’impiego di varie sordine per ottenere sonorità suggestive.
- III “sboclè” (Sboccato) Titolo inventato in uno pseudo romagnolo ricrea un immaginario numero di clown composto da gag tra loro contrastanti.
- IV “aria” Brano dal carattere meditativo con sonorità petulanti e situazioni timbriche particolari. Una personale rievocazione sonora del clown nel proprio carrozzone dopo lo spettacolo mentre si strucca, più solo che mai, assorto nei propri pensieri.
Matteo Faotto: “Berigeti Song” (2014) per sax alto e cello
durata: 13′, 15″
Scrive l’Autore: il nome del brano prende spunto dall’unione dei due compositori a cui il brano si ispira: Berio e Ligeti. L’intero brano è infatti costruito intorno a due citazioni di questi importantissimi autori, ossia la sequenza IXb per sax contralto di L. Berio e la Sonata per violoncello di G. Ligeti che vengono citati letteralmente nei due punti focali dei brani. Intorno a questi nodi, il brano si sviluppa attraverso cornici fatte di suoni e rumori integrate anche dall’intervento vocale dei due esecutori (da cui l’espressione “Song” nel titolo).
Andrea Nicoli: “Umsphinxt” (2014) per sax baritono e cello
durata: 10 minuti
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Umsphinxt, neologismo coniato da Nietzche e contenuto in “Die Wüste wächst”. Letteralmente “circondato da Sfingi. E come tali il violoncello ed il sax baritono, circondano ed interrogano l’ascoltatore con gesti e suoni apparentemente enigmatici. Ognuno è libero, infine, di trovare le proprie risposte; ammesso che queste siano necessarie.
Vittorio Zago: “Ianus” (2014) per sax baritono e cello
durata: 10′, 19″
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Giano (Ianus) è uno degli dei più antichi del pantheon romano e viene raffigurato fornito di due volti, uno che guarda davanti a sé, l’altro dietro. Per questo il brano è una esplorazione dell’unica testa del dio (la formazione cameristica del duo) e dei due volti di Ianus (i due strumentisti che hanno proprie caratteristiche di colore sonoro e parti strumentali diversificate).
Antonio Eros Negri: "Suite 2015" : Ouverture, Valse Carillon, Ground, Sarabanda, Gavotta (2015) per sax baritono e cello
durata: I 3′ – II 5′, 45″ – III 5′, 25″ – IV 3′ – V 2′, 30″
“Gavotta” presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
“Suite 2015” : cinque brani composti con sapienza in vari stili musicali (un viaggio imaginario dalla Francia del 600 a Cuba): “Ouverture” un tuffo nella Francia del 600 di lullyana memoria. “Valse Carillon” un valse dal sapore della belle epoque. “Ground” Brano ritmico dal gusto latino americano. “Sarabanda” Danza ricostruita con sapiente pertinenza, armonizzata con un gusto originale e personale. “Gavotta” Danza ricostruita in modo inequivocabile con originali scelte timbriche.
Nino Nicolosi: “Homage” (2016) per sax baritono e cello
durata: 3′, 08″ | editore: Sconfinarte
Breve lirica senza testo dall’andamento calmo nella quale il sax baritono e il violoncello duettano sia fondendosi l’uno nell’altro come un unico strumento, sia scambiandosi i ruoli.
Sergio Lanza: “Solo” (2016) per sax baritono e cello
durata: 9′, 08″
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’autore: Ho sempre creduto nella capacità della musica di narrare. Raccontare storie, rapporti, amori, tensioni, memorie, rotture, attese, rincorse, sorprese, sospensioni. Un dialogo tra diversi che si attraggono, tra affini che si respingono, e noi lì ad ascoltare, a scorgere trame, a seguire o credere di seguire i fili di discorsi arcani, a immaginare mondi, ciascuno il proprio in verità, di quel rito collettivo che è la musica. Che narra anche oggi, come ha sempre fatto, con lingue sempre nuove, narra le stesse umane storie. Da migliaia di anni.
Gilberto Bosco: “In Attesa” (2016) per sax baritono e cello
durata: 6 minuti | editore: Suvini e Zerboni
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Brano dal forte impatto sonoro dà vita a una sfida tra modi di suonare rapidi, aggressivi e al tempo stesso melodicamente riconoscibili. I due strumenti alternano frammenti scritti con un ritmo rigoroso ad altri scritti in forma di velocissime acciaccature quasi a simulare una improvvisazione e alternano situazioni nelle quali suonano come un unico strumento, sottolineandosi a vicenda, ad altre in cui si contrastano sovrapponendosi con frammenti di diverso significato. Nella parte centrale il pezzo si quieta dando sfogo a momenti lirici per rituffarsi nuovamente in un andamento concitato.
Scrive l’autore: “Spesso è l’idea del suono a determinare per me come un pezzo nasce e si sviluppa. Nel brano scritto e dedicato agli amici del duo Tubi & Corde a questa idea del suono (anzi, a queste idee – al plurale – di suono: violenza strozzata, messe di voce come delle grida, cantabili quasi incomprensibili del violoncello, echi, trilli, risposte quasi incomprensibili al sax…) si associa una mia antica ossessione, il tentativo di coniugare insieme scritture misurate e scritture e gruppi ritmici non misurati. Qui poi le scritture non misurate sono multiple: elementi espressivi, schiaffi violenti al ponticello, interventi cadenzanti via via più estesi… Una scommessa perfino per la comprensione tra autore e interpreti, e forse anche un poco per la stessa ricezione da parte del pubblico. Cui affido il giudizio, come sempre.”
Marco Lenzi: “biopresto” (2016) per sax baritono e cello
durata: 5′, 54″ | editore: Arspublica
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: L’uomo in ammollo è stata una delle icone culturali della mia generazione. La pazienza che aveva nel cercar di spiegare alle massaie più avvedute e diffidenti che non esiste lo sporco impossibile era commovente. In questo brano cerco di evocare e dar voce a quel misterioso processo di lavaggio che toglieva anche l’unto più unto da polsini, colletti e federe. I vari lavaggi, sorta di mantra dell’igiene, sono interpolati da un jingle che fa da siparietto di apertura e che si presenta ogni volta spezzato e strappato in più punti, fino a ricomporsi in chiusura. La citazione (in due momenti) del fischietto spensierato di Franco Cerri completa l’opera.
Giorgio Colombo Taccani: “Vocativo” (2017) per sax baritono e cello
durata: 4 minuti | editore: Suvini e Zerboni
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Breve e di grande impatto, “Vocativo” è basato in gran parte sull’iterazione di frammenti semplici e connotati; si propone come costante invocazione, dagli accenti mutevoli e spesso opposti. Il percorso è umorale e rapsodico.
Simone Fontanelli: “Strings And Pipes” (2017) per sax baritono e cello
durata: 7 minuti
Scrive l’Autore: Un sassofono ed un violoncello dialogano brillantemente tra loro e vivono, in musica, situazioni diverse in cui si intrecciano giocosa ironia e tenera malinconia.
Il dialogo scorre sulla linea dell’improvvisazione e ogni istante, ogni nuova situazione anche se breve, fa nascere una nuova situazione che può essere anche in contrasto con quella che l’ha generata. Insomma, è come quando due amici di lunga data si incontrano dopo non essersi visti per tanti anni. E incominciano a parlare, a dirsi tante cose e a rivivere dei ricordi. Il sassofono e il violoncello sono quindi quei due amici, quei due personaggi che, anziché con le parole, dialogano con i propri suoni. Ma si intendono benissimo tra loro.
Filippo Bresolin: “Stupore e disagio” (2017) per sax baritono e cello
durata: 5 minuti
Scrive l’Autore: Nel tempo che fugge imperterrito, l’inafferrabile significato della realtà; nel seguito di visioni mai disgiunte dal sogno del vivere che si susseguono fra loro come diapositive dell’inconscio, l’ostinato tentativo di cristallizzare la mutevolezza: gioco, sofferenza, contemplazione, condivisione, dialogo. Frammenti sparsi di un’intuizione. Stupore e disagio di fronte a questa immensità.
Gianantonio Rossi: “Fooling around for a while” (2017) per sax baritono e cello
durata: 3′, 25″
Scrive l’Autore: Una candida ironia compare nel brano Fooling around for a while, scritto nella primavera del 2016 per il duo Tubi & Corde. Una breve partitura dal linguaggio musicale leggero, frivolo e spensierato; un dialogo tra due strumenti che comunicano, si sovrappongono, bisticciano. Si crea così da questo eccezionale ritrovo strumentale un allegro folleggiare, quasi una gag.
Guido Boselli: “sulle tue tracce” (auf deinen Spuren) 2017 per sax baritono e tre celli
per sax baritono e tre violoncelli | durata: 15 minuti | editore: Arspublica
Scrive l’Autore: L’organico è curioso: sax baritono e tre violoncelli dei quali uno ha la quarta corda accordata più grave per dare profondità timbriche e armoniche. Le intriganti sonorità chiaroscure di questo organico hanno dato forma a un brano che alterna varie situazioni espressive: meste, riflessive con spunti ispirati ai canti della liturgia ortodossa. Un viaggio sonoro che vede anche momenti ironici o veloci, tra i quali, uno basato su un walking bass suonato da uno dei tre violoncelli sopra il quale vengono inventate variazioni, poi, contraddetto nuovamente da situazioni lente, vocative, sospese, le quali, alleggerendosi gradualmente confluiscono nella rapida chiusa composta da sonorità sempre più fievoli facendo un suggestivo uso di onomatopee. Il brano è dedicato alla memoria del carissimo amico Enrico (Heini) Glauber e ispirato ad alcune delle infinite peculiarità della sua vitalità.
Lorenzo Casati: “Ouverture en Duo à la manière française” “Pizzicato Bourrée” (2017) per sax baritono e cello
durata: “Ouverture en Duo” 3′, 34″ – “Pizziccato Bourrée” 3′, 51″
Ouverture en Duo à la manière Française. Scrive l’Autore: Concepito nella forma di un’Ouverture alla Francese, questo brano esplora alcune delle possibilità più “classiche” della curiosa coppia Saxofono Baritono/Violoncello, con sonorità che richi- amano nella prima e nell’ultima parte le sfolgoranti atmosfere lulliane della Francia del tardo Seicento, e nella sezione centrale fugata un omaggio allo stile di Bach.
Pizzicato Bourrèe. Il brano esplora alcune sonorità poco usuali, specialmente nella parte del Saxofono Baritono, atte a cercare una coerenza ed un impasto bilanciato fra i due strumenti protagonisti; mentre la sezione iniziale si basa sulla sonorità Violoncellistica del pizzicato, cercando nel Sax un suono ad essa corrispettivo, i due trii creano atmosfere cantabili, con suoni sottili e legati affidati a turno ai due strumenti.
Matteo Faotto: “Variazioni senza nome” (2017) per sax baritono e cello
durata: 11 minuti
Scrive l’Autore: In queste variazioni vengono esplorate tutte le principali tecniche esecutive e di combinazioni di sax baritono e violoncello. Le variazioni sono molto brevi, quasi sfuggenti ed estremamente variegate e rendono il brano rapsodico, quasi “amorfo” spaziando dalle tecniche contemporanee e violente a delicate atmosfere corali.
Marco Benetti: “Studio da Caravaggio” (2017) per sax baritono e cello
durata: 5′, 54″
presente sul I Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Seppellimento di Santa Lucia ovvero di come potrebbe risuonare uno spazio vuoto che sovrasta totalmente i protagonisti di un anonimo funerale.
Sonia Bo: “M.T.F.” (2018) per sax baritono e cello
durata: 6′, 17″ | editore: Suvini e Zerboni
Brano intensissimo, molto vivo, a tratti nervoso e agitato, con contrasti dinamici molto accentuati. Non mancano frammenti cantabili, ma spesso interrotti da situazioni graffianti e aggressive. Solo nella parte conclusiva la concitazione si placa e trova un punto di riposo. Il titolo della composizione è composto dalla sigla con la quale la persona dedicataria del pezzo, Maria Terraneo Fonticoli, firmava le proprie recensioni.
Pietro Brenna: “Due Bagatelle” (2018) per sax baritono e cello
durata: I 1′, 13″ – II 1′, 42″
Brano eseguito in forma di “laboratorio” durante il seminario tenuto al Conservatorio G. Verdi di Milano e in fase di scrittura definitiva.
Adriana Cioffi: “W018” (2018) per sax baritono e cello
durata: 3′, 42″
Brano eseguito in forma di “laboratorio” durante il seminario tenuto al Conservatorio G. Verdi di Milano e in fase di scrittura definitiva.
Paolo Ricci: “George-On-My-Mind” (2018) per sax baritono e cello
durata: 6 minuti
Le seguenti canzoni, senza tempo, di Gershwin: “Embraceable You”, “But Not For Me” e “I Got Rythm” vengono anticipate e seguite da preludi e interludi composti da Paolo Ricci prendendo spunto da i suoni originali delle medesime Songs con una personale e sentita rivisitazione.
Umberto Pedraglio: “Objets trouvés, vibrations et révolutions” (2018) per sax baritono e cello
durata: 5 minuti | editore: Sconfinarte
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’Autore: Il brano è costituito da oggetti sonori che derivano da suoni immaginari (objets trouvés), i quali hanno un proprio ritmo interno. L’introduzione di dilatazioni temporali producono delle vibrazioni sonore che fanno perdere la percezione dell’oggetto; in questo caso la verticalità è data dell’accostamento e sovrapposizione dei materiali. La rivoluzione è dunque intorno all’oggetto sonoro, punto focale dell’intera composizione.
Caterina Calderoni “Stries éternelles....” (2018) per sax baritono e cello
durata: 9 minuti
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
La configurazione prevalentemente lineare della sostanza sonora ha trovato nelle striature di alcuni esemplari di roccia una suggestione che ha sollecitato l’atto immaginativo e compositivo a esplorare il respiro pulsante di una superficie monocromatica.
Franco Balliana: “Pas des deux” (2019) per sax baritono e cello
durata: 7 minuti
presente sul II Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Il titolo intende paragonare l’azione coreografica della danza (mescolanza di tecnica e afflato narrativo) all’interazione tra due strumenti di tanto diversa estrazione. La poetica musicale richiama così all’immaginario dell’ascoltatore quel particolare momento coreutico, anche attraverso l’uso di insolite combinazioni timbriche e ritmiche derivate da esperienze musicali “non classiche”. I tre quadri, molto diversi tra loro, diventano quindi il pretesto con cui il pubblico può richiamare alla mente le eteree movenze dei danzatori, sublimate però attraverso l’attenta e controllata gestualità degli strumentisti.
Sara Dawalibi: “Rosa di Damasco” (2019) per sax baritono e cello
durata: 4 minuti
Scrive l’autrice: “Il modo Hijaz, facente parte del sistema scalare del Maquam arabo, è spesso sostenuto da figure ritmiche caratteristiche del repertorio tradizionale siriano, utillizzate generalmente per accompagnare il canto. Nel presente brano la voce è assente, ma viene sublimata dall’interazione dei due strumenti, così dissimili tra loro da richiedere all’ascoltatore uno sforzo intellettuale compensato però dal risultato che lo fa immergere in un’atmosfera mediorientale, un viaggio immaginario nel cuore della Siria”.
Fabio Conocchiella: “Mimesi II” (2019) per sax baritono e cello
durata: 11 minuti
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’autore: “Duo (Mimesi II) è il secondo di una serie di brani per due strumenti, di cui uno a fiato e uno ad arco. Il principio alla base di questi brani è la possibilità, per due strumenti di natura diversa, di creare un tessuto musicale in cui, in ogni momento, la natura sonora di uno degli strumenti possa nascondersi o nascondere, mimetizzarsi, in quella dell’altro, tanto da far perdere la capacità di distinguere i suoni e timbri dei due strumenti, dando vita ad un’entità sonora terza, nuova, frutto di questa mimesi”.
Federico Vergani: “Macaia e Fortunale” (2019) per sax baritono e cello
durata: 5′,44″
Scrive l’autore: ”Il brano si sforza di rappresentare i due eventi atmosferici suggeriti nel titolo; la Macaia, clima umido e ventoso tipico dell’ambiente ligure, ravviva la sua danza e si evolve nel Fortunale. La musica ondeggia così in modo quasi impulsivo, dando vita a momenti ora burrascosi, ora più intimi e misteriosi, per poi annullarsi nuovamente nella calma iniziale.”
Federico Bonoldi: “Lux Aurore” (2019) per sax baritono e cello
durata: 6′,30″
Scrive l’autore: “Un bagliore improvviso nella notta più scura. E, come in un meraviglioso dipinto, grandi macchie colorate illuminano il cielo, creando una magia di timbri diversi che si mescolano fra loro: dal rosso allo smeraldo, all’indaco.. in un trionfo di luci e colori. Così il compositore, fondendo tra loro i timbri e le sonorità differenti dei due strumenti, intende ricreare, come un pittore, il misterioso incantesimo dell’aurora. Un quadro destinato presto a dissolversi, lasciando nuovamente spazio al buio silenzioso, nella speranzosa attesa del giorno che nascerà”.
Umberto Bombardelli: "Along the hidden line" (2019) per sax baritono e cello
durata: 5′,20” presente sul CD monografico “DALL’ALTO” pubblicato da EMA Vinci contemporanea
Il brano è basato su un’unica figurazione ad arpeggio ascendente/discendente, esposta nelle prime battute dal violoncello. Le varie sezioni che ne derivano sono intercalate da momenti di “paralisi” su altezze fisse – diametralmente opposti alla mobilità delle figurazioni derivate dagli arpeggi iniziali – che costituiscono dei momenti di “riposo” e contribuiscono a suddividere la forma in otto macro-sezioni. I due strumenti si muovo nella loro tessitura abituale senza spingersi agli estremi, nella ricerca di un suono pieno e puro, appena “sporcato” da trilli, tremoli, Flatterzunge, ecc. A dispetto del limitato ricorso a tecniche estese, tuttavia, la ricerca timbrica è assolutamente costante. Il brano utilizza una tabella di armonie precomposte, ottenute dal progressivo arricchimento di un iniziale, limitato set di triadi dissonanti, secondo un algoritmo fisso. Il pezzo non solo è dedicato al Duo formato da Marco Bonetti e Guido Boselli, ma è stato espressamente pensato per i due straordinari interpreti, avendone in mente le peculiarità interpretative e tecniche. Un regalo a due amici, insomma.
Guido Boselli: " De Lama" (2019) per sax soprano e cello
durata: 7′ edizioni ars publica
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’autore: “De Lama” è un duetto per saxofono soprano e violoncello caratterizzato da una serie di suoni che rimarranno tali per tutta la durata del brano. Durante lo svolgimento della composizione i medesimi suoni cambieranno di volta in volta il loro significato espressivo plasmando momenti dal carattere etereo o soave ad altri drammatici o meditativi.
Guido Boselli: "pezzi fantastici" (2019) aria per sax baritono, due duetti per sax baritono/soprano e violoncello
durata integrale: 13′ edizioni ars publica
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
aria per sax baritono, due duetti per sax baritono/soprano e violoncello
“Scuro” aria per saxofono baritono durata: 4’,00 circa
“scuri” duetto per saxofono baritono e violoncello durata: 5’,30’’ circa
“svirgole” duetto per saxofono soprano e violoncello durata: 3’,30’’ circa
I “pezzi fantastici” si possono eseguire anche separatamente, tuttavia essendo composti sul medesimo materiale musicale, è preferibile l’esecuzione integrale
Scrive l’Autore:
“Scuro” aria per saxofono baritono è un brano dal carattere mesto e introspettivo; è basato sulla trasposizione del primo frammento sondato e reinventato timbricamente seguendo il sentire dell’autore. (durata 4 minuti circa)
“Scuri” è un brano dal carattere meditativo. Nasce come una possibile armonizzazione o sottolineatura, del brano intitolato “Scuro” per saxofono baritono solo, caratterizzato a sua volta da un clima mesto e introspettivo. (durata 5′,30” circa)
“Svirgole” è un duetto per saxofono soprano e violoncello; l’indicazione iniziale è: “come l’ouverture di Nozze di Figaro” e da questa prende spunto per costruire una situazione musicale sferzante, pensata come una sorta di bis concertistico, o come un “finale” da eseguirsi dopo un brano di carattere diverso. (durata 3′,30” circa)
Diego Conti: "nottetempo" per sax baritono e cello (2020)
Durata: 11′,00” circa
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’autore: La notte è fonte di molti miei lavori; perché spesso, molto spesso, sogno i loro incipit. Sogno melodie, successioni di intervalli, ritmi. Inizialmente, al mio risveglio sembravano poca cosa. Per sicurezza ho iniziato però dopo un po’ ad appuntarli, su un quaderno pentagrammato posto sul comodino. Scoprendo così che, nel rileggerli, tanto banali non erano. La notte è anche per me fonte di pensieri altri, di emozioni provate ad un risveglio improvviso, che mi fanno alzare dal letto e girare per la stanza. E che svaniranno al sorgere del sole. E’ incredibile quanto un brano, mio ( ! ), dica a me cose delle quali sul momento non mi ero accorto. Mi sono molto divertito a comporlo; per scoprire però, poi, delle drammaticità che nello scrivere sembravano semplici conseguenze di ciò che avevo sin lì messo su carta. Le note sognate non sono quel che a prima vista sembravano; le note scritte mi rivelano più cose di quel che pensavo. La musica è il mio diario inconscio, il mio diario più intimo.
Vittorio Zago: "Rosèe" per sax soprano e violoncello (2020)
Durata: 3′,40”
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Scrive l’autore: “Rosèe” (Rugiada) è un brano dal tono evanescente che riflette sottili sfumature timbriche dei due strumenti, similmente alle impalpabili iridescenze di luce rifratta che le minuscole gocce offrono come perle alla vegetazione mattutina.
Sixto Herrero: "Trajín" Duo per sax baritono e cello (2020)
Brano dedicato a Sergio Lanza
Scrive l’autore: “Trajín è un opera scritta in una parte per il saxofono baritono e violoncello. Come annunciato nel titolo si tratta di un pezzo ispirato a l’intensità di attività e al movimento, al trambusto intrinseco della musicalità del flamenco, al suo canto, alla sua danza e a l’intimità posta sul nascere (o a l’interno) della famiglia gitana che dimostra un mondo ancestrale pieno di passioni e superstizione”.
Mario Cesa: "frammenti" (2020) Duo per sax alto e cello
Durata: 10′,30” c.a. presente sul CD “Mario Cesa”
presente sul VOLUME II” edito da EMA Vinci contemporanea
presente sul III Album Sentieri DiVersi EMA Vinci L&C
Brano dedicato a Fabio Sammarco.
Scrive l’autore: «I Frammenti sono schegge del passato che spingono a ricostruire ciò ch’è stato o/e che prelude a ciò che potrà essere, sono ciò che rimane di qualcosa che un tempo ha avuto un certo significato.
Sono elementi che implicano in sé significati che l’interprete deve sradicare per riportare alla luce.
Per questo egli deve interiorizzare e successivamente riproporre secondo la propria visione, cultura, esperienza ciò che poi giungerà all’ascoltatore …ci deve essere una con-creatività fra interprete e compositore.
L’interprete infatti non deve per forza essere fedele al dettato dell’autore, ma leggendo deve ‘rigenerare’ il materiale musicale secondo la propria sensibilità.
Frammenti è stato espressamente composto per il Duo Tubi & Corde grazia alla sollecitazione a scrivere per un tale organico da parte di Fabio Sammarco (e come attestazione del mio apprezzamento del suo lavoro per l’enciclopedia “Il saxofono italiano”) a cui l’opera è dedicata.» MC
Marco Molteni: "La verde papaya" per sax baritono e cello (2020)
Scrive l’autore: ” La verde papaya per sax baritono e violoncello nasce dall’innesto e dalla rielaborazione di due precedenti brani per organici diversi.”
Guido Boselli: "sphinxt baby" bagatella per sax baritono e cello (2020)
durata: 5′ circa
edizioni ars publica
Scrive l’autore: “la bagatella è costruita su un frammento dell’opera “umsphinxt” di Andrea Nicoli scritta per lo stesso duo strumentale, da essa il titolo “sphinxt baby”. Il frammento citato e preso come “tema” è costituito dalle quattro altezze presenti nelle prime due battute della composizione; questi suoni, riletti e indagati, danno forma a sette brevi quadretti omogeni ed eterogeni i quali si svolgono senza soluzione di continuità. L’espressività del brano alterna momenti di grande vitalità (senza rinunciare a qualche riferimento blues) ad altri introspettivi e sospesi”.
Riccardo Piacentini: "Jazz motetus XII (Sax in lock town)" per sax (contralto o baritono) e violoncello (2020)
durata: 8′ circa
Scrive l’autore: “Questo dodicesimo dei Jazz motetus scritto durante il lock town ha una duplice, anzi quadruplice, declinazione: per sax (contralto o baritono) e violoncello, oppure, in una versione derivata ma autonoma, per sax (contralto o baritono) e pianoforte. E’ che da diversi anni coltivo una sorte di “lettura multistrato”, mia e dell’interprete, su quanto scrivo, aperta a più possibilità. E questo malgrado una certa precisione di scrittura che, proprio perchè precisa, indica (e non sottintende soltanto) percorsi di lettura differenti, a cominciare dalla scelta dell’organico”.
Umberto Pedraglio: "Discanto" per violoncello e sax baritono (2021)
durata: 5′ circa Editore: Sconfinarte
Scrive l’autore: “Discanto” è una sorta di canto dislocato, o capovolto.
Il brano prende spunto dalla tecnica vocale medioevale, nella quale il cantus firmus passò in secondo piano
al grave, lasciando l’inventiva alla vox organalis. Questo canto innovativo si ripresenta nel mio brano in
modo graduale e progressivo. È generato da tutte le componenti rumoristiche che affiorano sempre di più
nella linea melodica (= pulviscolo sonoro), detimbrando e dislocando così il canto nei registri più estremi.
Alla tecnica punctum-contra-punctum qui si sostituisce un’idea differente: la parte che passa in secondo
piano funge infatti da punteggiatura – e talvolta da risuonatore – alla linea melodica.
Questo moderno duale genera inevitabilmente una micropolifonia, che funge da sfondo all’intero lavoro e
lascia spazio alla ricerca di una nuova estetica musicale.
Dedico il presente lavoro al mio caro maestro Guido Boselli, e al suo Duo Tubi & Corde.
Marco Lasagna: "A Football Game" (a tragic one) per sax contralto e violoncello (2020-21)
durata: 11‘ circa
Una Introduzione, Quattro Movimenti e un Quadro per saxofono contralto e violoncello
An Introduction, Four Movements and a Frame for alt saxophone and cello
2020-21
Scrive l’autore: ”
Giovanna Dongu: "Tre Miniature" per sax baritono e violoncello (2021)
durata: 7′ circa
Scrive l’autrice:
Scrive l’autrice: La composizione si articola in tre brani denominati ”miniature” e ispirati a tre elementi naturali: il fuoco, l’ aria e l’ acqua. La prima Miniatura è incalzante, vivace, si ispira all’elemento purificatore e vivificatore del fuoco, vuole creare “sorpresa” col graduale raggiungimento dell’apice sonoro subito interrotto dalle pause. I due strumenti alternano momenti in cui sono dinamicamente in contrasto a momenti in cui procedono con la stessa intensità espressiva perché il fuoco racchiude in sé il principio della vita ma può anche bruciare, distruggere… Il climax della miniatura si raggiunge alla fine della composizione, quando sul “fortissimo” tutto svanisce attraverso il tremolo. La seconda Miniatura è evocativa, sognante; è giocata sull’alternanza di momenti in cui il suono nasce dal nulla, debole, vago e soffiato a momenti in cui il suono prende corpo e inizia a dialogare, a cantare… Si ispira all’elemento naturale dell’aria, pura e luminosa, immensa e sempre in movimento. La terza Miniatura è spigliata, rapida, si ispira all’elemento naturale dell’acqua. Si articola in diverse sezioni in cui si presentano le stesse successioni di note, a volte sostituite dalle pause che rendono più ritmico e frammentato l’insieme, a volte attraverso figure rapidissime e irregolari che spezzano l’equilibrio e rendono il tutto più liquido”.
Antonello Rizzella: "Gorgoglio" per sax baritono e violoncello (2022)
durata: 6′ circa
Scrive l’autore: “Gorgoglìo” è nato come una scherzosa ricerca dei rumori prodotti dallo scarico del lavello della mia cucina che ho cercato maldestramente di aggiustare. Tentativo infelice che mi ha però incuriosito a tal punto da cercare di rievocare alcune sensazioni sonore curiose e “gorgoglianti. L’idea mi ha portato a ricreare, con l’aiuto delle due scale ottotoniche, piccoli strofinamenti, sciabordii e altri rumorii stilizzandoli in un percorso musicale tripartito.
Il brano è un omaggio alla bravura tecnico-interpretativa di artisti d’eccezione. La composizione ha ricevuto il 2° premio al Composer Project and Competition 2022 – Academia Musica, Vienna, luglio 2022 nella cat.3 (musica da camera)”
Giorgio Colombo Taccani: "Preludio all’equinozio" per sax baritono e violoncello (2022)
durata: 3′,30″ circa
Scrive l’autore: “Da tempo pensavo di raccogliere la richiesta degli amici del Duo Tubi & Corde e scrivere per loro un secondo brano dopo il precedente Vocativo. Questo desiderio si è legato a una sorta di esperimento che ho voluto compiere su me stesso in un giorno libero all’inizio d’estate, ovvero verificare quale risultato avessi ottenuto scrivendo dal mattino alla sera un pezzo che , sia pur breve, non fosse riconducibile a un semplice aforisma. Questo ha comportato l’adozione di strategie compositive assai semplici, basate sul ritorno spesso invariato di un numero limitato di figure e alla scelta di un ristretto numero di situazioni scalari e armoniche. La gestione delle varie componenti, primo fra tutti l’assetto formale complessivo, è stata affidata quasi esclusivamente a scelte istintive rinunciando in questo caso a qualsiasi genere di predeterminazione rigorosa. Ne è uscita una pagina priva di eccessiva asperità, in cui atteggiamenti serenamente scorrevoli si lasciano sostituire frequentemente da isole rarefatte e contemplative.”
Giorgio Colombo Taccani: "Preludio al solstizio" per sax baritono e violoncello (2023)
durata: 3′,30″ circa
Scrive l’autore: ” Inevitabile seguito di Preludio all’equinozio, Preludio al solstizio ne condivide innanzitutto l’approccio operativo: anche in questo caso si tratta di una breve pagina scritta di getto (e volutamente) in un solo giorno, allo scopo di verificare nuovamente gli esiti di strategie compositive semplici e abbondantemente intuitive. A differenza dell’antecedente qui l’inventiva del momento ha un ruolo ancora maggiore, poiché è stata evitata di proposto qualsiasi predeterminazione armonica o melodica, affidando ogni scelta all’intuizione istantanea. Assente anche, almeno all’avvio della scrittura, qualsiasi piano formale complessivo: il percorso si è creato battuta per battuta in una sorta di improvvisazione compositiva, dando ampio spazio a ritorni per lo più letterali di gesti e figure. Costante è la tendenza a fondere saxofono e violoncello in una sorta di iperstrumento senza differenziazione gerarchica di ruoli, presentando anzi in molti passaggi dei percorsi incatenati alla condivisione della medesima linea. Solo a tratti compaiono brevi tratti individuali. La condotta è sempre mobile, ora insinuante ora energica e volitiva, mentre il percorso complessivo si configura come caleidoscopico, senza una precisa direzionalità e senza che le varie componenti tengano a lungo la scena. Solo nell’ultima pagina un progressivo calo di energia porta ad una conclusione finalmente calma e distesa. Come il suo antecedente Preludio al solstizio è dedicato con affetto e riconoscenza al Duo Tubi & Corde.”
Walter Prati: "Deviazioni del suono" per sax baritono, violoncello e fixewd media (2023)
durata: 8′:16″
Scrive l’autore: “Deviazioni del suono” mette in scena il mascheramento e la continua ambiguità tra il suono degli strumenti acustici, il violoncello e il sax baritono, e la loro elaborazione elettronica.
Un continuo scambio di ruoli cercando tra le sonorità più intime degli strumenti e le loro estensioni timbriche. E’ una partitura che delinea degli schemi lasciando, al tempo stesso, margini di libertà importanti agli esecutori. La parte elettronica, trasmessa attraverso un file audio, supporta le tre fasi nel quale il brano è diviso contribuendo alla creazione di ambientazioni sonore in continua evoluzione.
Sandro Montalto: "Fluid’s Vibration" per sax baritono e violoncello (2023)
durata: 6′:30″ circa
Scrive l’autore: “L’interessante combinazione di due strumenti come il Sax baritono e il Violoncello, diversi per caratteristiche fisiche e modalità di emissione ma per certi versi molto simili per carattere, mi ha portato a pensare un brano che utilizza il duo ora come una sorta di iper-strumento, ora come una coppia formata da due individui in feroce e irrisolvibile lotta.
Lungo le pagine vengono tentati slanci, momenti meditativi, episodi concordanti, rielaborazioni di elementi proposti dall’uno e ripresi dall’altro, inscenando una drammaturgia varia ma tenuta insieme da un codice genetico composto da due accordi-chiave e dall’insistenza su due note, elementi che tornano ora uguali ora variati dall’inizio alla fine e dai quali scaturisce l’intero percorso.
Entrambi gli strumenti esplorano lungo il brano la propria intera estensione come a cercare disperatamente i mezzi per esprimere se stessi e trovare una intesa, regolarmente frustrata e ridotta a sempre nuovi gridi e borbottii durante i quali sax e violoncello sembrano andare insieme ma denunciano allo stesso tempo la loro insanabile frattura.
Il brano è dedicato con simpatia e ammirazione al Duo Tubi & Corde (Marco Bonetti e Guido Boselli).
Marco Molteni (from Richard Rodgers): "my (un)favorite things" baritone sax (with bass drum) and Cello (with hi-hat) (2023)
durata: 5′ circa
Scrive l’autore: ” Amici cari, giuro che questo è l’ultimo brano che scrivo per il vostro grande Duo. Poi non vi romperò più le scatole con la mia musicaccia.
Il brano si intitola “my (un)favorite things” e prende spunto dalla celeberrima canzone, dal titolo quasi identico, composta dal compositore americano Richard Rodgers nel 1959.
Come sapete, oltre ai vostri due preziosi strumenti, è previsto l’uso di due strumenti a percussione.
Non voletemene, spero che resteremo buoni amici”.
Cesare Rolli: Ten miniatures from Wonderland (2024)
durata: 10′ circa
Scrive l’autore: ” Questo lavoro, dedicato al Duo Tubi & Corde, è ispirato al fantastico mondo descritto nel celebre romanzo “Alice in Worderland” di Lewis Carrol e attraverso dieci miniature ne ripercorre l’intera vicenda narrata. Ogni miniatura è ispirata ad un capitolo o gruppo di capitoli del romanzo. Ogni brano non ha un carattere descrittivo, ma le immagini, gli oggetti o le situazioni descritte diventano una potente sollecitazione metaforica che determina la forma e il carattere di ciascuna miniatura. L’ultimo brano rappresenta la conclusione e la sintesi dell’intero lavoro, infatti è costruito esclusivamente con materiale musicale, rielaborato ma riconoscibile, estrapolato dalle precedenti miniature.”.
Guido Boselli: Canti per sax baritono e violoncello ispirati ad aforismi di Elias Canetti (2024)
durata: 8′ circa
Scrive l’autore: Canti per sax baritono e violoncello è composto da melodie scaturite dalla suggestione dei seguenti aforismi di Elias Canetti:
“ Gli sarebbe piaciuto venire al mondo in tutte le epoche, di continuo, e ogni volta, preferibilmente, per sempre. “
“Molti di noi, paghi del fatto che Dio è tanto buono, si trasformano in grandissimi farabutti. “
“ Gli uccelli danzano quando, tutti insieme, si muovono in volo verso l’Africa. I loro ritmi, più pieni e raffinati
dei nostri, derivano dal batter d’ali. Non pestano il suolo gli uccelli, ma colpiscono l’aria, che gli è amica.
Noi, invece, la terra ci detesta. “
“ E’ importante che nel nostro pensiero gli animali ridiventino forti come all’epoca che ha preceduto la loro
sottomissione. “
“ I nomi degli strumenti musicali sono di per sé incantevoli. Se pure a nient’altro avessimo dato un nome,
dovremmo guardare a noi stessi con ammirato stupore. “
“ 216.000 parole al giorno. “
I Canti passano dal sax al violoncello con complicità: accompagnandosi, sostenendosi e contrastandosi, dando forma a quattro arcate musicali e una coda al limite dell’inafferrabile. Ciascuna di esse si caratterizza espressivamente in modi diversi.